Adolfo Gravagnuolo: “L’aspetto romantico della vita prevale sempre sulle eventuali innovazioni. Purtroppo l’aspetto romantico riflette la vita privata di una persona mentre l’innovazione riflette un interesse comune. Per questi motivi sono contrario all’abbattimento della curva sud, che è stato un modello di vita della salernitanità dal 21 settembre 1975 fino alla promozione in serie B, col Taranto, del 1990. Abbattere la curva sud è come abbattere una parte del Colosseo, con la differenza che tra mille anni si potrà dire che noi andavamo a vedere undici leoni che difendevano, con i colori, la nostra città, mentre i leoni, voluti dai romani, mangiavano i cristiani. C’è una bella differenza”.
Roy Pagano: “Generalmente sono sempre favorevole, per una mia cultura imprenditoriale, allo sviluppo e all’innovamento delle strutture. A maggior ragione, data la mia professione, quando si parla di innovazione applicata al mondo dello sport. In questo caso, però, sono estremamente combattuto abbattere la curva sud del Vestuti, per me è come se buttassero giù casa mia per costruire un grattacielo al suo posto. E’ una decisione che io, personalmente, non prenderei mai perché la curva sud rappresenta la storia della Salernitana e di questa città, all’ombra della quale tutti noi siamo cresciuti e dove tutti noi abbiamo lasciato un pezzo di cuore”.